Il Presidente della Federfarma in risposta all'articolo di DataRoom di Milena Gabanelli ribadisce il ruolo essenziale delle farmacie come punti di riferimento per la salute pubblica, sottolineando che i servizi offerti, tra cui le analisi con prelievo di sangue capillare, sono regolamentati dallo Stato per integrarsi con i laboratori di analisi senza sovrapporsi.
Sentenze della Corte Costituzionale e del Consiglio di Sato
La Corte Costituzionale e il Consiglio di Stato confermano l’importanza delle farmacie come front-office del Servizio Sanitario Nazionale, specialmente per i cittadini delle aree interne, dove rappresentano il primo presidio sanitario.
In merito agli studi citati nell’articolo del 24 febbraio, Federfarma osserva che alcuni siano datati e condotti su un numero limitato di pazienti, mentre altri confermano l’accuratezza diagnostica accettabile dei dispositivi POCT (I dispositivi Point of Care Testing sono dispositivi medici progettati per essere utilizzati nel punto più vicino in cui viene fornita l’assistenza sanitaria al paziente), utili soprattutto in zone con accesso limitato ai laboratori.
Qualità dei dispositvi
I dispositivi utilizzati rispettano il Regolamento UE 2017/746 e la norma ISO 22870:2016, garantendo qualità e affidabilità.
I farmacisti seguono procedure rigorose per assicurare risultati attendibili, utilizzando strumenti spesso identici a quelli dei laboratori.
Riguardo ai controlli di qualità, Federfarma smentisce l’affermazione sull’assenza di obblighi per le farmacie. Il DM 16 dicembre 2010 stabilisce infatti che il farmacista è responsabile della corretta installazione e manutenzione dei dispositivi e della precisione dei risultati.
Ciò che prevede la nuova Convenzione con le Farmacie
Il nuovo Accordo Collettivo Nazionale (ACN), in via di entrata in vigore, introduce Linee Guida stringenti sulla qualità dei servizi farmaceutici, dalla tutela della privacy alla sanificazione dei locali e alla registrazione dei test. Le farmacie devono utilizzare test conformi agli standard ministeriali, tra cui quelli classificati come POCT e NPT.
L’ACN chiarisce anche la possibilità per le farmacie di offrire servizi a carico del Servizio Sanitario Regionale, con una remunerazione definita dagli Accordi Integrativi Regionali, specialmente per le farmacie rurali che garantiscono assistenza nei piccoli centri. Federfarma respinge quindi l’idea che le farmacie non possano alleggerire il carico sulle strutture sanitarie.
La rappresentanza politica dei farmacisti
Infine, Federfarma contesta l’affermazione sulla sua rappresentanza politica, sottolineando che altre categorie professionali hanno una presenza più ampia in Parlamento.
Piuttosto che soffermarsi su questo, ritiene più utile ribadire che l’analisi critica dell’articolo non ha considerato molti fattori rilevanti. Inoltre, ricorda che la sicurezza e la qualità degli esami sono già garantite dal nuovo ACN, frutto anche dell’impegno del Ministro Schillaci.
Federfarma si rende disponibile a un confronto sul tema, nella convinzione che tutti gli attori del settore e dell’informazione possano collaborare per migliorare l’assistenza sanitaria e ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure.